il progetto
Quadro storico
La prima età moderna, nonostante la crisi irreversibile degli universalismi politici e religiosi e l’affermazione delle monarchie e delle chiese nazionali, ha rappresentato una stagione di straordinario incremento di contatti e di scambi culturali tra i diversi paesi europei.
Il processo di evoluzione dell’antica Respublica christiana verso una realtà sempre più plurale, scandito dalle horrende guerre d’Italia, dalla diffusione dell’Umanesimo, dalle fratture prodotte dalla Riforma, impresse un forte slancio alla circolazione di persone e idee, ma anche di testi. Grazie all’inarrestabile successo della stampa a caratteri mobili, il libro divenne lo strumento chiave, in un certo senso rivoluzionario, di questi febbrili scambi transnazionali che, nel corso del Cinquecento, propagarono i saperi maturati all’interno del raffinato ambiente artistico e intellettuale delle corti italiane. La cultura italiana si diffuse molto nel regno di Francia dove vari fattori, a partire dalla spedizione di Carlo VIII per conquistare Napoli, alimentarono un interesse crescente nei confronti dell’Italia. Le successive vicende storiche poi – segnate dal lungo conflitto con la Spagna, dalla fuga in territorio francese di letterati, artisti ed esuli politici e religiosi o, ancora, dalla reggenza di Caterina de’ Medici – intrecciarono ulteriormente i rapporti italo-francesi secondo direttrici politico-diplomatiche, militari e culturali.
I re cristianissimi, in particolare Francesco I, furono promotori dell’arrivo in Francia non soltanto di letterati, artisti, artigiani, ai quali elargirono protezione e finanziamenti, ma anche di numerose opere di autori italiani, diffuse sia in lingua originale sia in traduzione.
Si trattò di un fenomeno ampio e complesso che aveva coinvolto una pluralità di personaggi – scrittori, tipografi, librai, poligrafi, traduttori, etc. – e una grande varietà di testi di natura non meramente letteraria, ambito sul quale la storiografia si è maggiormente soffermata, ma anche di carattere storico, religioso, giuridico e militare.
In queste intense relazioni, Firenze svolse un ruolo centrale in virtù dei suoi antichi rapporti politici e commerciali con la Francia, della numerosa comunità di fuorusciti repubblicani rifugiatisi oltralpe, in particolare a Lione, nonché per i legami tra la corte reale e la famiglia Medici.
Tuttavia, nel corso del XVI secolo, la cultura italiana trovò una grande eco in territorio francese anche in relazione ai fermenti antispagnoli interni alla società genovese, allineata con la monarchia iberica meno di quanto si pensi come dimostra, ad esempio, la congiura di Gian Luigi Fieschi del 1547, e per impulso dei veneziani che, in gran numero, si erano trasferiti in Francia avviando attività di successo nel settore tipografico e del commercio librario.
Altrettanto importante infine, per gli sviluppi dell’immigrazione intellettuale e culturale italiana nel regno transalpino, era stato l’inasprirsi della repressione religiosa messa in atto dalla Chiesa di Roma che, soprattutto nella seconda metà del Cinquecento, indusse molti esuli religionis causa a cercare rifugio in Francia dove la corona oscillava tra un atteggiamento di ostilità e una politica di conciliazione nei confronti dell’eterodossia.
Obiettivi del progetto
Ricorrendo ad un approccio interdisciplinare che prevede la collaborazione di storici, storici del libro e storici del diritto, il progetto mira ad analizzare la circolazione di persone e testi dall’Italia alla Francia nel corso del XVI secolo, periodo storico in cui le vicende politico-diplomatiche, militari, economiche e culturali della monarchia transalpina e degli Stati italiani furono particolarmente intrecciate.
Lo studio delle pubblicazioni e delle traduzioni dei libri italiani in territorio francese sarà condotto in modo analitico, caso per caso, secondo una logica comparativa rivolta sia ai testi, considerati nei loro molteplici aspetti, sia alle varie figure coinvolte nelle attività editoriali, tipografiche e di traduzione, al fine di comprendere le ragioni e gli effetti correlati alla circolazione di queste opere. In linea con gli obiettivi del progetto, verrà dedicata un’attenzione particolare alla produzione di autori fiorentini, spesso legata ad ambienti repubblicani e antimedicei come nel caso delle Istorie della città di Firenze di Iacopo Nardi, alle relazioni politico-culturali tra Genova e la Francia, settore di ricerca interessante e poco indagato soprattutto in merito agli scambi letterari e intellettuali, e ai flussi di individui e di testi provenienti da Venezia, centro nevralgico della stampa europea nel Cinquecento che, insieme a Lione, costituiva il cuore pulsante delle reti di produzione e commercio dei libri destinati a un mercato globale.
Oltre a fornire un quadro più esaustivo del complesso processo di interazione culturale tra Italia e Francia nella prima età moderna, il progetto intende esaminare in che modo la cultura umanistica, elaborata dalle corti italiane tra XV e XVI secolo, abbia permeato e innovato quella francese grazie alla circolazione di opere non solo recepite ma, spesso, adattate dalla cultura transalpina in funzione delle proprie caratteristiche ed esigenze. Da ciò, al contempo, si potranno delineare gli effetti prodotti da questi eterogenei contatti e scambi nella formazione e propagazione di paradigmi culturali identitari in entrambi i Paesi.
Attraverso l’analisi di specifici casi di studio, ancora poco esplorarti dalla storiografia, il progetto si concentrerà su tre principali aree tematiche: opere storiche; trattati giuridici e religiosi. In ciascuno dei tre percorsi, esaminati separatamente e in una prospettiva di comparazione incrociata, si punterà a reperire, digitalizzare, coordinare e analizzare i materiali più importanti, prendendo in considerazione sia la produzione libraria e manoscritta, sia la documentazione archivistica.
Si intende predisporre due banche dati relative alle opere storiche e a quelle giuridiche pubblicate in Francia nel XVI secolo sia in lingua italiana sia in traduzione. Ognuna sarà dotata di una propria biblioteca digitale e di riferimenti concernenti la produzione materiale dei vari testi, utili a ricostruire la rete di contatti e rapporti tra i personaggi che furono protagonisti nei processi di circolazione della cultura rinascimentale italiana in Francia. Inoltre, si proporrà una mappa digitale delle direttrici di spostamento e dei luoghi di destinazione degli esuli italiani in territorio francese fornendo, così, un quadro più completo e puntuale in merito a un fenomeno di lungo periodo che intreccia politica, religione e cultura.
Attraverso differenti metodologie, coniugate all’approccio storico, si reperiranno dati che – resi più fruibili attraverso i prodotti implementati dal progetto (banche dati, mappe e biblioteche digitali) – permetteranno sia di individuare elementi innovativi sia di comprendere meglio, in termini sincronici e diacronici, il fenomeno studiato.